martedì 12 marzo 2013

Porta Palatina

La Porta Palatina (o Porte Palatine) si trova in piazza Cesare Augusto a due passi da Duomo.

La Porta Palatina era la Porta Principalis Dextera, che consentiva l’ingresso in città da settentrione. Rappresenta uno dei monumenti meglio conservati di tutto il mondo romano.

Si tratta di una costruzione in laterizio con due ordini di finestre, alternate a trabeazioni e lesene,fiancheggiata da due torri poligonali a sedici lati alte trenta metri (spesso modificate nei secoli successivi, per esempio merletti a coda di rondine in perfetto stile medioevale costruiti all’inizio del 1400). Ci sono quattro aperture,due maggiori per il transito dei carri e due minori per il passaggio dei pedoni.

Tutta la facciata segnata orizzontalmente da una fascia marmorea inserita per motivi estetici e probabilmente per porvi un’inserzione mai inserita. Dietro la facciata poggiava un edificio a pianta quadrata detto statio che ospitava le guardie. Fino al medioevo la porta conservò la funzione di palazzo-fortezza. Nel medioevo cambiò diverse volte nome, da porta Turrianica a porta Dorianica, a porta Vercellina ed infine a Porta Palatii. All’inizio del ‘700 era ancora usata per il transito, proprio in quegli anni, durante un rinnovamento urbanistico voluto dal Duca Vittorio Amedeo II di Savoia, decisero di abbattere le Porte Palatine perché antiestetiche, ma grazie all’ingegner Antonio Bertola, che considerava il monumento un’importante opera da preservare, rimasero immutate. Nel 1725 una delle due torri divenne un carcere, prima maschile e poi femminile, le torri presero così il nome di Torri del Vicariato.

Il 15 settembre 1935, con solenne inaugurazione, vennero poste due sculture bronzee raffiguranti l’Imperatore Augusto e Giulio Cesare.

Nel 202 fu restaurata tutta l’area che divenne Parco Archeologico, il progetto fu firmato dagli architetti Aimaro Isola, Giovanni Durbiano e Luca Rainero.



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