lunedì 25 marzo 2013

La II Guerra mondiale

Con l'occupazione dell'Albania il 7 Aprile del 1939 fece capire che oramai la guerra era alle porte e infatti la notte tra l'11 e il 12 giugno 1940 Torino subì il primo bombardamento aereo, le bombe provocarono 17 morti ed una quarantina di feriti. Nel 1942 si intensificarono i bombardamenti colpendo quasi esclusivamente abitazioni civili. Il 5 Marzo del 1943 gli operai dello stabilimento Fiat di Mirafiori avviarono uno sciopero generale di tutte le industrie cittadine contro la guerra e i sindacati fascisti che non tutelavano i lavoratori.
Il 13 Luglio 1943 si ebbe la più grande incursione aerea con un bombardamento che provocò 792 morti e 914 feriti, furono colpite 1500 case. Dodici giorni dopo Mussolini venne arrestato e salì a capo del Governo il maresciallo Badoglio, con l'armistizio del 8 settembre 1943 i giovani torinesi costituirono le prime formazioni partigiane. Torino, già profondamente ferita dai bombardamenti si trovò alle prese con la precarietà del vivere quotidiano. Il razionamento dei viveri assicurò ai Torinesi solo i generi di prima necessità tanto che si trovarono costretti a rivolgersi al mercato nero.
Il 1944 fu l'anno cruciale della lotta partigiana, in primavera vennero arrestati i componenti del Comitato Militare di Liberazione del Piemonte, e poi fucilati al Poligono Militare del Martinetto, dove dal 1943 al 1945 furono 59 i fucilati della Resistenza.
I partigiani erano incarcerati alle Nuove, altri prigionieri erano detenuti alla caserma Lamarmora dove le condanne a morte erano precedute dalle torture.
L'inverno 1944-45 fu uno dei più freddi della prima metà del secolo e con legna e carbone troppo costosi i torinesi iniziarono ad abbattere anche gli alberi dei viali e dei parchi cittadini.
Il 20 novembre 1944, il dirigente FIAT Valletta comunicò l'accordo con i tedeschi per una commessa sulla costruzione di mezzi militari, la risposta dei lavoratori fu contraria, arrivarono a bloccare la produzione. I nazisti arrestarono 1350 lavoratori degli stabilimenti Lingotto e Mirafiori.
Il 18 aprile 1945 il CLN proclamò lo sciopero generale ma i lavoratori rimasero bloccati all'interno degli stabilimenti, in quanto presidiati dai carri armati. Il 25 ci fu l'ordine di insurrezione generale, e il CLN rese operativo il piano "E27" con il quale si comunicava ai partigiani di marcire su Torino, contemporaneamente all'insurrezione cittadina organizzata dai GAP e dalle SAP. Il 27 ci fu l'espugnazione della caserma fascista di Via Asti e la costrizione all'esercito tedesco di asserragliarsi presso gli Alti Comandi di corso Matteotti.
Nella notte tra il 27 ed 28 aprile i tedeschi in città optarono per una rapida ritirata sancendo così la definitiva liberazione di Torino.

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