lunedì 15 aprile 2013

Caffè Mulassano

La mia giornata è iniziata con un ottimo cappuccino ed è stato impossibile non farmi tentare anche da un delizioso croissant francese, perche ero in Piazza Castello 15, al Caffè Mulassano, un gioiello della città, un punto di ritrovo dove gustare un meraviglioso caffè o un the e in tutta tranquillità leggere un giornale, o dove prendere un aperitivo con il famoso Vermouth, primo locale di Torino ad essere eletto locale storico dall’Associazione Locali  Storici d’Italia

L’attività della ditta Mulassano comincia nella seconda metà dell’800 con l’apertura di una bottiglieria in via Nizza; l’allora proprietario Amilcare Mulassano, era titolare anche della  Distilleria Sacco, produttrice del famoso sciroppo di menta. Nel 1907 il locale fu trasferito nella centralissima piazza Castello e nel corso dei primi anni si trasformò in Caffè.


Nel 1925 il locale fu acquistato da Angela e Onorino Nebiolo per 300 mila lire. Tornati a Torino dagli Stati Uniti portarono una macchina che tostava il pane, così importarono per primi a Torino il toast. I coniugi lo vendettero nel 1938.
Negli anni ’70 l’allora titolare, Antonio Chessa, svolse un accurato restauro per far risplendere il caffè; la nipote di Chessa, Vanna, insieme al socio Patrizio Abrate, ne conserva oggi la tradizione e la cura.
Il locale si presenta piccolo, raccolto, accogliente e prezioso, nei suoi trentuno metri quadri il bronzo, il legno, l’ottone e la sue boiseries si moltiplicano attraverso un sapiente gioco di specchi; il Caffè Mulassano è uno scrigno prezioso, ogni particolare è curato con la stessa precisione che viene dedicata alla preparazione delle prelibatezze che si possono gustare al suo interno.
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Sulla parete che sta dietro il bancone, in alto a sinistra, è posizionato uno strano orologio con una sola lancetta e i numeri messi alla rinfusa. La lancetta è mossa elettricamente da un meccanismo segreto che si attiva mediante un pulsante posto alla casa. L’orologio pazzo serve a stabilire chi deve pagare il conto tra un gruppo di amici, chi realizza il numero più alto paga.

C'è una lanterna davanti al locale che non serve ad illuminare i  portici, ma bensì a segnalare a chi esce dal teatro Regio che il locale è aperto, infatti si accende solo nelle ore di apertura del Caffè
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Proprio qui al Caffè Mulassano nasce il tramezzino, chiamato così da Gabriele D’Annunzio, infatti all’interno del locale è posta una targa che recita “Nel 1926, la signora Angela Demichelis Nebiolo, inventò il tramezzino.”  Utilizzando il morbido pane per i toas pensarono di farcirlo e no n scaldarlo, dapprima in accompagnamento all’aperitivo, poi come pranzo veloce. Possiamo scegliere tra oltre trenta gusti!!!

Un caffè ricco di storia della nostra stupenda città, dove è d'obblogo fermarsi in qualunque momento della giornata, per una colazione, un pranzo, un the o un aperitivo, e per chi fosse lontano da Torino, visitate il sito web, vi farà sentire da Mulassano, o quantomeno vi verrà voglia di trovarvi li!!!

Tutte le bellissime foto non sono opera mia, ma prese direttamente dal sito.

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