Nel 1700 l'espansione di Torino raggiunse il Po, il quartiere era popolato da pescatori e lavandaie, i collegamenti erano composti da passatoie in legno o traghettatori. Nel 1800 con l'occupazione napoleonica si costruì il ponte che tutt'oggi collega piazza Vittorio Veneto e la Gran Madre, favorendo l'espansione della città verso la collina. Nel 1817 Vittorio Emanuele I di Savoia rientrò dall'esilio, il suo desiderio fu quello di distruggere il ponte per odio nei confronti dei francesi, fortunatamente non se ne fece nulla ma venne edificata la Gran Madre di Dio. I lavori per l'edificazione del quartiere erano davvero grandiosi, si progettarono colonne in marmo rosa per i portici che avrebbero dovuto essere presenti nella piazza, ma poi prevalse la sobrietà torinese. La vera espansione si ebbe nel 1900 anche grazie all'industria cinematografica. nel 1935 un'ordinanza vietò di lavare e stendere i panni sul Po nel tratto cittadino, e da quel momento le lavandaie si spostarono a San Mauro, e il quartiere di Borgo Po iniziò ad essere quello che è oggi, un quartiere residenziale. il tratto di via Monferrato è quello commerciale, con i suoi negozi e le sue botteghe e serve tutta la collina antistante.